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Il segmento testuale Nicola Petrina è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 496

Brano: [...]azione socialeletteraria del poeta Mario Rapisardi, era andato formandosi un vasto movimento culturale, cui avrebbero partecipato numerosi letterati e uomini di cultura quali Giovanni Verga, Luigi Capuana, Federico De Roberto, Nino Martoglio, il giovane Concetto Marchesi, Giuseppe Lombardo Radice, e uomini politici quali il giolittiano Angelo Majorana e i socialisti Luigi Macchi, Vincenzo Saitta, Angelo Milana, Vincenzo Giuffrida, Giovanni Noè e Nicola Petrina (i due ultimi periranno nel terremoto di Messina del 1908).

Mario Rapisardi, vate del l'intuizione naturalistica della vita e capo ideologico della corrente radicalsocialista, nei suoi versi, penetrati di una facile retorica sociale romantica, anarchicheggiante e insurrezionale, esprimeva con efficacia l’amarezza e il rancore dei poveri e degli afflitti per le ingiustizie e i torti subiti, la collera e l’indignazione degli oppressi per i privilegi e gli sperperi dei nobili e dei ricchi, e i propositi di ribellione delle masse popolari tese a spezzare le catene del feudalesimo.

I gravi l[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 497

Brano: [...]ano in parte anche il risultato della loro azione, della loro accesa propaganda socialista che suscitava speranze di riscatto tra le masse contadine.

Il 3 gennaio 1894 il Comitato centrale dei Fasci, riunitosi a Palermo, decise sull’indirizzo da imprimere al movimento: contro la tesi insurrezionale sostenuta da De Felice e da Mocchi prevalse quella dello sviluppo pacifico e democratico del movimento, difesa da Nicola Barbato, Garibaldi Bosco, Nicola Petrina e Bernardo Verro. Malgrado questo nuovo indirizzo moderato e « pacifista », nei giorni successivi Crispi decretò lo stato d'assedio; tutti i dirigenti dei Fasci furono arrestati e inviati sotto processo: il De Felice, benché fosse deputato, venne condannato a 18 anni di reclusione e rinchiuso nel Mastio di Volterra. Nel 1895, presentato candidato nelle elezioni politiche in 17 collegi, De Felice risultò eletto, tanto a Catania che a Roma, ma uscì dal reclusorio soltanto nel 1896, in seguito ad amnistia. Da Volterra a Roma e poi sino a Catania il suo sarà un viaggio trionfale, salutato a ogni [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 683

Brano: [...]assi dominanti. Così, ad esempio, in seguito alla nuova legge elettorale del 1882 i democratici messinesi stabilirono una vasta alleanza elettorale, costituendo l'Unione democratica.

Nel 1886 il nuovo clima politico determinò d’altra parte condizioni favorevoli alla nascita del circolo anarchico « Amilcare Cipriani », divenuto subito oggetto delle persecuzioni poliziesche. Nello stesso periodo, con l’arrivo a Messina del sindacalista catanese Nicola Petrina, il movimento operaio acquistò una guida più esperta e accorta di quella fino ad allora esercitata dall’anarchico Giovanni Noè. Il Petrina, seguendo i consigli di O. Gnocchi Viani, si impegnò subito in una febbrile attività di organizzazione dei lavoratori e di educazione delle masse, per creare una cultura che fosse strumento di emancipazione operaia.

Il primo risultato di questo lavoro si ebbe il 14.1.1889, con la fondazione del Fascio lavoratore, di cui fu presidente E. Paicaldo, legato alla massoneria e al mazzinianesimo cittadino. L'elezione di un democratico borghese a quella carica [...]

[...]asioni di arricchimento incrinarono precedenti posizioni di potere negli ambienti della borghesia e le rivalità di ordine economico fra i notabili locali si ripercossero sulla loro azione politica. AH’interno del movimento operaio, d’altra parte, la nuova situazione e la mutata composizione della classe lavoratrice della città misero in crisi le vecchie e deboli strutture organizzative. La perdita dei due massimi dirigenti operai, Giovanni Noè e Nicola Petrina, privò di guide esperte le organizzazioni dei lavoratori nel momento di maggiore crisi. L’eredità dei due popolari sindacalisti venne raccolta dal segretario della Camera del lavoro Francesco Lo Sardo e dal tipografo Giuseppe Toscano: quest’ultimo, dopo aver organizzato i profughi messinesi a

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Nicola Petrina, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---siciliani <---socialista <---socialisti <---Comune di Parigi <---Concetto Marchesi <---feudalesimo <---internazionalisti <---Antonio Gramsci <---Biancavilla a Mascalucia <---C.L.N. <---C.L.N.A.I. <---Cassa di resistenza <---Comitato centrale <---Croce di Costantino <---De Felice Giuffrida <---Dinamica <---Ducea di Nelson <---Federico De Roberto <---Giuseppe De Felice <---Giuseppe Garibaldi <---Giuseppe Lombardo Radice <---Giuseppe Mazzini <---Gnocchi Viani <---Il contemporaneo <---In particolare <---José Marti <---La Comune <---La Croce <---Luigi Macchi <---Luigi Russo <---Luigi Sturzo <---Mastio di Volterra <---Nicola Petri <---Nicolò Lombardo <---Partito Popolare Italiano <---Retorica <---Santa Caterina Villarmosa <---Scuola Normale di Pisa <---Storia <---Vincenzo Giuffrida <---Volterra a Roma <---antifascista <---antimperialiste <---artigiani <---astensionismo <---bakuninista <---clientelismo <---comunisti <---estremisti <---fascismo <---fascisti <---giolittiano <---ideologia <---ideologica <---ideologico <---internazionalista <---liberalismo <---lista <---littiano <---marxismo <---marxisti <---mazziniani <---pacifista <---popolarismo <---professionisti <---progressisti <---provincialismo <---repubblicanesimo <---siciliana <---siciliane <---siciliano <---sindacalista <---sindacalisti <---socialismo <---socialiste



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